IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto  che  il  consiglio  comunale di Casapulla (Caserta) e' stato
rinnovato nelle consultazioni elettorali del 6 maggio 1990;
  Considerato che  la  gestione  del  predetto  ente  locale  risulta
caratterizzata  da  un  clima di illegalita' diffusa, soprattutto nel
settore urbanistico-edilizio ed in ordine alla gestione finanziaria e
contabile;
  Rilevato che il consiglio  comunale  di  Casapulla,  nonostante  le
ripetute  violazioni  di  legge  che hanno caratterizzato l'attivita'
della giunta, non ha utilizzato gli strumenti forniti  dalla  vigente
normativa   per   indirizzarne   il   comportamento  verso  i  canoni
fondamentali della legalita';
  Rilevato che la  situazione  dell'assetto  urbanistico  del  centro
storico  configura  una grave violazione di legge, la cui persistenza
non e' esclusa dai preannunciati provvedimenti di riesame, a  seguito
dalla formale diffida disposta in data 30 settembre 1994 dal prefetto
di Caserta, delle concessioni edilizie sinora rilasciate;
  Ritenuto,   pertanto,  che  si  rende  necessario  far  luogo  allo
scioglimento degli organi  ordinari  del  predetto  ente  locale  per
eliminare  ogni  ulteriore  deterioramento  e inquinamento della vita
amministrativa,  che  potrebbe  avere  riflessi   anche   gravi   sul
mantenimento dell'ordine pubblico;
  Visto l'art. 39, comma 1, lettera a), della legge 8 giugno 1990, n.
142;
  Sulla  proposta  del  Ministro  dell'interno  la  cui  relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il consiglio comunale di Casapulla (Caserta) e' sciolto.